Questa è una domanda che i dentisti si sentono porre spesso dai loro pazienti, soprattutto quando sono in gioco disturbi come la sensibilità dentale o la recessione gengivale che pregiudicano il loro benessere quotidiano. In generale la scelta dello spazzolino dipende dalle situazioni e dalle caratteristiche specifiche della bocca, ma possiamo affermare che lo spazzolino con setole morbide o medie è quasi sempre da preferire.
Molte persone optano per lo spazzolino a setole dure per la falsa credenza che questo rimuova più placca. Ciò è dovuto alla sensazione di pulito che uno spazzolamento vigoroso lascia sulla superficie dei denti. Certamente rimuovere la placca, i germi e i batteri è l’obiettivo principale della pulizia dei denti con spazzolino e dentifricio, ma questo scopo può essere raggiunto in modo più efficace e meno dannoso con strumenti e tecniche in grado di proteggere lo smalto, il colletto e le gengive da possibili danni.
L’utilizzo di uno spazzolino con setole troppo dure, infatti, soprattutto se associato a tecniche di spazzolamento errate e all’utilizzo di un dentifricio troppo aggressivo o comunque non adeguato alle caratteristiche della propria bocca (ad esempio un dentifricio sbiancante o abrasivo in presenza di uno smalto sottile o di sensibilità gengivale) può non solo risultare meno efficace, ma anche dannoso.
Uno spazzolino a setole dure, infatti, rimuove sì la placca, ma è anche meno flessibile, col rischio di non raggiungere tutta la superficie del dente. Le setole morbide, al contrario, sia adattano meglio alla forma della bocca e raggiungono tutti gli spazi tra un dente e l’altro o tra dente e gengiva.
In più, la sensazione di fastidio e, talvolta, dolore che le setole dure possono dare sul bordo gengivale portano spesso l’utilizzatore dello spazzolino a spazzolare solo la superficie del dente, rendendo meno efficace la pulizia. È proprio nel bordo gengivale, infatti, che si annidano placca e batteri, pertanto è fondamentale curare l’igiene di questa parte per prevenire gengiviti o parodontopatie, disturbi che, quando si manifestano, necessitano poi di un’adeguata terapia ambulatoriale, ad esempio con Airflow con glicina e laser. A dispetto della sensazione di maggior pulizia, lo spazzolamento con setole dure, a conti fatti, risulta meno efficace di quello con setole più morbide.
Infine, lo spazzolino a setole dure è davvero sconsigliato in caso di smalto sottile o predisposizione all’ipersensibilità dentale e alla recessione gengivale. Le setole dure, infatti, determinano progressivamente la retrazione del bordo gengivale. Chiunque abbia il colletto dentale scoperto sa quanto questa parte del dente sia sensibile al dolore, sia al contatto con cibi e bevande fredde o calde, sia durante l’igiene orale domiciliare e professionale. L’ipersensibilità dentinale è un disturbo che colpisce molte persone e consiste appunto nell’esposizione della dentina, la struttura portante del dente, normalmente protetta dallo smalto.
Tra i fattori che possono causare la scopertura della dentina e il conseguente dolore ci sono, oltre allo spazzolamento errato con spazzolini a setole troppo dure, anche le erosioni causate dall’eccessivo consumo di alimenti e bevande acide e fattori patologici, come la malattia parodontale o il bruxismo.
Spesso si tende a pensare anche che uno spazzolamento vigoroso porti ad avere denti più bianchi, ma in realtà è proprio il contrario perché l’usura e l’assottigliamento dello smalto espongono la dentina sottostante che ha un colore più scuro.
Lo spazzolino più indicato in assenza di diverse indicazioni del dentista è quindi quello con setole morbide o medie, in grado di ridurre il rischio di danneggiare lo smalto, il colletto e le gengive. Importante è anche la scelta del giusto spazzolino: in commercio ce ne sono diversi, indicati in caso di situazioni particolari, ad esempio per chi ha subito interventi di chirurgia orale, per bambini, per chi ha gengive sensibili o per chi porta apparecchi ortodontici o protesi dentali. Sarà il dentista a consigliare il più adatto per ogni situazione, ma nel dubbio è sempre meglio optare per uno spazzolino di dimensioni ridotte, in grado di raggiungere agevolmente ogni angolo della bocca. Ricorda di cambiare il tuo spazzolino almeno ogni tre mesi, per assicurarti che abbia sempre la giusta flessibilità e non abbia accumulato sporcizia o batteri.
Lo spazzolino però non basta per una buona igiene orale e per prevenire i disturbi come ipersensibilità dentinale, gengivite e recessione gengivale. I nostri consigli sulla scelta dello spazzolino non possono tralasciare l’aspetto più importante, cioè che il segreto di una bocca sana è una regolare igiene orale con tecniche di spazzolamento corrette. Durante la visita odontoiatrica il dentista saprà mostrarti nel dettaglio le buone pratiche da seguire, ma nel frattempo le regole di base quando ti lavi i denti sono tre: spazzolare verticalmente e con delicatezza dalla gengiva verso il dente, dedicare almeno 30 secondi ad ogni parte della bocca per un totale di almeno due minuti di tempo, pulire accuratamente anche la lingua per eliminare i batteri che possono annidarsi sulla sua superficie.
In questo modo avrai sempre un alito fresco e potrai prevenire carie e altre patologie dentali.